Come funziona la cessione degli NPL e dei crediti UTP

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Come funziona la cessione degli NPL e dei crediti UTP
NPL

Nell’ultimo periodo, ti sarà sicuramente capitato di sentir parlare di NPL. In effetti, si tratta di un fenomeno che merita di essere monitorato, soprattutto nel nostro paese. L’ammontare complessivo delle moratorie sui prestiti concesse in seguito al Coronavirus sfiora i 300 miliardi di euro, l’agenzia di rating Moody’s si attende un aumento dei crediti deteriorati per il 2022 e, dulcis in fundo, lo scorso mese di aprile è stato registrato un calo nel recupero degli NPL di quasi il 30% rispetto al mese precedente.

Nonostante le notizie poco incoraggianti, secondo la maggior parte degli analisti la situazione dovrebbe comunque restare sotto controllo. Le risorse per gestire la crisi apparentemente ci sono e pare improbabile che si torni al picco preoccupante raggiunto nel 2015.

Ma veniamo a noi: perché vogliamo parlare di NPL e di UTP su un blog dedicato all’educazione finanziaria e pensato in primo luogo per i piccoli investitori privati? Il motivo è in realtà piuttosto semplice: i crediti deteriorati possono rivelarsi un’opportunità di investimento molto interessante accessibile anche agli investitori retail.

Quello di oggi è il primo articolo di una miniserie che abbiamo deciso di dedicare al tema degli NPL e degli UTP. Se ricordi, avevamo già pubblicato un post su questo tema – ti lasciamo il link in fondo alla pagina, nel caso te lo fossi perso – e con questa post series continueremo nella stessa direzione. L’obiettivo è quello di fornirti una panoramica approfondita sul settore dei crediti deteriorati, spiegarti a grandi linee come funziona e aiutarti a conoscere le opportunità che porta con sé.

In questo post introduttivo, chiariremo cosa sono gli NPL e gli UTP e poi parleremo dello strumento della cessione, il primo passo fondamentale che consente anche agli investitori privati di accedere a questa forma di investimento.

Crediti NPL e UTP: definizione e differenze

Gli NPL (non-performing loans) sono crediti deteriorati, ovvero che hanno poche probabilità di essere recuperati a causa della difficile situazione economica del debitore. Quest’ultima può essere più o meno compromessa e, proprio per questo motivo, gli NPL vengono suddivisi in tre sottocategorie:

· Esposizioni scadute: il debitore ha accumulato ritardi nei pagamenti delle rate di rimborso ma si ritiene che le difficoltà siano solo temporanee e che dovrebbe riuscire a recuperare in seguito.

· UTP (unlikely-to-pay): il debitore potrebbe trovarsi in seria difficoltà nel saldare gli scoperti. Tuttavia, non si trova ancora in uno stato di insolvenza e le probabilità di recupero sono migliori rispetto a quelle che caratterizzano le sofferenze.

· Sofferenze (bad loans): il debitore si trova ormai in una situazione di insolvenza e non viene più giudicato in grado di tenere fede ai suoi impegni finanziari.

Come puoi vedere, gli UTP non sono altro che una sottocategoria di NPL, in cui rientrano i crediti che, tutto sommato, hanno ancora delle discrete possibilità di essere recuperati. Per un investitore, saperli identificare è importante, perché il rischio associato agli UTP è ovviamente inferiore rispetto a quello delle sofferenze.

Chi può acquistare crediti deteriorati?

Contenere il rischio: NPL e UTP immobiliari

Oltre a conoscere la differenza tra sofferenze e UTP, quando si tratta di valutare il rischio connesso agli NPL c’è un altro aspetto importante da considerare. Gli NPL e gli UTP immobiliari sono in linea di principio tra i crediti deteriorati meno rischiosi e questo per una ragione molto semplice: a differenza degli altri, sono garantiti da un immobile, un bene tangibile che potrà essere venduto realizzando il relativo incasso.

Come funziona la cessione degli NPL e degli UTP e perché è importante saperlo

Lo abbiamo già anticipato in apertura: se NPL e UTP possono trasformarsi in un’opportunità per gli investitori, è principalmente grazie allo strumento della cessione. Di cosa si tratta esattamente? Proviamo a spiegartelo in parole semplici.

Come puoi immaginare, per le banche gli NPL costituiscono un problema. Nel momento in cui ne hanno troppi, gestirli comincia a diventare difficile: rischiano a loro volta di trovarsi in difficoltà fino ad arrivare, nei casi più gravi, al fallimento.

Gli istituti di credito cercano di contenere il più possibile il rischio derivante dagli NPL e anche le banche centrali impongono il rispetto di norme piuttosto stringenti a riguardo. Il principale strumento che gli permette di tutelarsi è appunto quello della cessione.

In buona sostanza, le banche vendono gli NPL a un terzo soggetto, liberandosi così delle posizioni a rischio. La cosa interessante è che, essendo le probabilità di recuperare il credito più o meno scarse, il prezzo a cui questo verrà venduto sarà inferiore rispetto al suo effettivo valore. Molto spesso, i crediti deteriorati vengono venduti soltanto al 10%-15% del loro valore nominale, anche se il nuovo creditore ha comunque il diritto di recuperare l’intero ammontare.

Capisci perché NPL e UTP possono rivelarsi una grande opportunità di investimento? È chiaro che occorre tenere conto dei rischi, ma quando un credito deteriorato è garantito da un immobile questi vengono almeno in parte mitigati.

Come acquistare NPL e crediti UTP

A prima vista, acquistare NPL e UTP come investitore privato appare molto difficile:

· Le banche tendono a cedere grandi pacchetti di NPL, nell’ordine di diverse centinaia di milioni o addirittura di qualche miliardo, anche se è vero che recentemente hanno cominciato a orientarsi su forme di recupero più mirate e sostenibili.

· In linea di principio, esiste la possibilità di acquistare singoli crediti da alcuni operatori specializzati, ma anche in quel caso sarà necessario mettere a disposizione un bel capitale, di cui i piccoli investitori generalmente non dispongono.

Esistono però anche altri modi, decisamente più semplici, per accedere agli investimenti in crediti deteriorati. Il tipico esempio è quello della cartolarizzazione:

· il pacchetto di NPL viene dapprima ceduto a una società veicolo;

· la società veicolo emette dei titoli garantiti dagli NPL che ha acquistato;

· i titoli in questione vengono immessi sul mercato e resi disponibili agli investitori istituzionali e privati.

E le possibilità di accesso a questo interessante mercato non finiscono qui: dal crowdfunding ai fondi di investimento, sono diversi i modi per investire in NPL e UTP gestendo il rischio in modo consapevole.

Non vedi l’ora di saperne di più? Allora non mancare al nostro appuntamento del martedì: ci rivediamo qui sul nostro blog la prossima settimana!

E se nel frattempo vuoi rinfrescarti la memoria, come promesso ecco il link al nostro post NPL: cosa sono e che impatto hanno sulla nostra economia.

Credito Italia è il nuovo blog italiano interamente dedicato all’educazione finanziaria. Ogni settimana proponiamo l’approfondimento di un tema di attualità per aiutarti a capire il mondo dell’economia e della finanza. Vai su www.creditoitalia.it e scopri l’economia spiegata semplice!

Gli NPL sono considerati investimenti ad alto rischio, che presentano l’eventualità di perdere il capitale investito. Ti ricordiamo che i nostri articoli sono a scopo unicamente informativo e che non sostituiscono in alcun modo una consulenza professionale. Prima di prendere qualsiasi decisione di investimento, è sempre necessario svolgere una ricerca approfondita o rivolgersi a un professionista del settore.

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