Crisi dei mercati finanziari: definizione e cause

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Crisi dei mercati finanziari: definizione e cause
Finanza e mercati

Si sente molto parlare di crisi finanziaria, soprattutto in questo periodo: la prima ondata di Coronavirus ha colpito duramente le borse, richiamando una situazione simile a quella che già si era verificata nel 2008.

Ma che cos’è esattamente una crisi finanziaria? Da cosa viene generata e quali sono le cause più comuni? In questo nuovo post della nostra sezione focus approfondiremo tutti questi aspetti prendendo spunto da tre grandi crisi che sono passate alla storia: il crollo di Wall Street del 1929, la bolla delle dot-com risalente alla metà degli anni Novanta e la crisi dei mutui subprime del 2008.

Cos’è una crisi finanziaria e quali sono i fattori scatenanti

In linea di principio, una crisi finanziaria nasce nel momento in cui si verifica uno squilibrio tra domanda e offerta sui mercati finanziari. Il principale obiettivo di questi mercati è quello di garantire a imprese e società i finanziamenti necessari allo svolgimento delle loro attività e all’implementazione di nuovi progetti: gli investitori hanno infatti la possibilità di finanziare le imprese attraverso l’acquisto di obbligazioni, azioni e altri prodotti.

Quando l’offerta di denaro da parte di banche e investitori non riesce a soddisfare la domanda delle imprese, ecco che può verificarsi una crisi finanziaria. In realtà però, le cause di una crisi di questo tipo possono essere complesse e molteplici. Nel prossimo paragrafo passeremo in rassegna le principali ripercorrendo i punti salienti di tre grandi crisi finanziarie che si sono verificate in passato.

Tre crisi finanziarie che sono passate alla storia

Il martedì nero di Wall Street: la crisi finanziaria ha rivelato una crisi reale

La crisi del 1929 non è stata soltanto di natura finanziaria, investendo in realtà l’intera economia americana. Le cause vanno ricercate nel consistente aumento della produttività verificatosi in quegli anni e incentivato dalla crescente industrializzazione, che non è stato accompagnato da una crescita proporzionata del potere d’acquisto della popolazione e quindi dei consumi.

Fino a un certo punto, l’attività che si svolgeva sui mercati finanziari non ha tenuto conto di questa realtà: i finanziamenti alle imprese continuavano a crescere, non rispecchiando di fatto la situazione in cui versava l’economia reale. Soltanto in seguito, quando i prezzi dei titoli azionari avevano ormai raggiunto un livello sproporzionato rispetto ai dividendi generati, si è assistito a una vendita di massa e di conseguenza al crollo storico di cui tutti noi abbiamo sentito parlare.

La bolla delle dot-com negli anni Novanta

Verso la metà degli anni Novanta si è assistito a un vero e proprio boom delle nuove tecnologie informatiche. Questo ha portato gli investitori a sviluppare delle aspettative eccessive rispetto al settore, che hanno di fatto generato una bolla sui mercati finanziari. La corsa all’acquisto dei titoli azionari delle società dot-com ha portato a un aumento esponenziale dei prezzi, che a un certo punto hanno smesso di rispecchiare le reali prospettive di crescita e rendimento.

Come già accaduto durante il martedì nero di Wall Street, i titoli emessi dalle società dot-com hanno finito per subire un crollo senza precedenti a causa degli eccessivi volumi di vendita.

La crisi dei mutui subprime e lo scoppio della bolla immobiliare

Veniamo ora alle principali cause di una crisi che si è verificata in un periodo più recente: quella dei mutui subprime. In buona sostanza, tutto è partito dalla propensione degli istituti bancari a concedere mutui anche a chi non era in grado di fornire sufficienti garanzie. I mutui in questione avevano un tasso variabile, prevedendo un meccanismo che avrebbe portato a un aumento consistente delle rate dopo i primi anni.

Di conseguenza, a partire da un certo momento, moltissimi mutuatari non sono più riusciti a tenere fede ai loro impegni finanziari nei confronti delle banche. Le loro case sono finite all’asta e il valore della proprietà immobiliare è letteralmente crollato.

Consapevoli dei rischi sin dall’inizio, le banche hanno “trasformato” i mutui subprime in obbligazioni tramite delle operazioni di cartolarizzazione, cedendo così il rischio ai risparmiatori che le avrebbero acquistate. Ciò non è però bastato affinché gli istituti bancari uscissero indenni dalla crisi che, oltre al settore immobiliare, ha colpito anche quello bancario portando al fallimento di giganti come Lehman Brothers.

In questo post abbiamo visto come nasce una crisi finanziaria e quali sono le cause più comuni, ripercorrendo i passaggi fondamentali di tre grandi crisi che hanno segnato l’economia mondiale.

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