Investire nei veicoli elettrici: Tesla e gli obiettivi di Joe Biden

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Investire nei veicoli elettrici: Tesla e gli obiettivi di Joe Biden
Sostenibilità

Il futuro del nostro pianeta è ormai una questione di primo piano a livello mondiale. La tutela dell’ambiente scatena costantemente dibattiti tra leader di governo, organi legislativi e opinione pubblica. Tra le diverse visioni che popolano l’arena politica, una cosa è certa: la maggior parte dei paesi occidentali sembra intenzionata ad agire in primo luogo per contrastare le emissioni di CO2.

In questo quadro, si inseriscono perfettamente la produzione e la diffusione su larga scala dei veicoli elettrici. Di recente, Joe Biden – il nuovo presidente degli Stati Uniti – ha annunciato di voler implementare un piano di investimento di 174 miliardi di dollari, destinato appunto a promuovere questa forma di mobilità sostenibile.

Forse è ancora presto per dirlo, ma potremmo trovarci di fronte all’inizio di una vera svolta nel mondo dei trasporti, che ha buone probabilità di tradursi anche in una nuova opportunità per tutti gli investitori, dagli istituzionali ai retail. Nel nostro post di approfondimento di oggi parleremo appunto di veicoli elettrici e di come anche tu possa valutare di investire in questo settore.

Il settore dei veicoli elettrici è sopravvalutato? Le peripezie di Tesla.

Se anche solo di tanto in tanto segui i media specializzati, molto probabilmente sai che ultimamente Tesla e il suo CEO Elon Musk sono stati protagonisti di alcune vicissitudini che hanno avuto un impatto di rilievo sull’andamento del titolo. Dopo la corsa al rialzo a cavallo tra il 2020 e il 2021, che ha portato a un aumento della quotazione di oltre il 100% (dai 408,09 dollari del 13 novembre 2020 al picco di 883,09 dollari del 26 gennaio 2021), il titolo è crollato di nuovo per poi attestarsi a livelli di volatilità piuttosto elevati.

Dalla scarsa trasparenza sulle vendite realizzate in Cina alle contrastanti dichiarazioni di Musk legate al Bitcoin, ultimamente il titolo Tesla si è dimostrato alquanto volatile. A questo proposito ricordiamo che, fino a non molto tempo fa, Tesla deteneva circa 1,5 miliardi di dollari in Bitcoin. In seguito, ne avrebbe venduta una parte realizzando un utile di oltre 270 milioni. Una mossa che, agli occhi di molti investitori, è parsa più che altro come un modo per gonfiare gli utili a fronte di un volume delle vendite poco soddisfacente.

Dopo tutta questa storia potresti giungere alla conclusione che il settore sia troppo instabile, più adatto agli speculatori che agli investitori. Con tutta probabilità, le cose sono però ben diverse. Innanzitutto perché l’industria dei veicoli elettrici non si limita a Tesla e al suo eccentrico CEO, ma si estende ben oltre. Tanto per citare qualche esempio, Ford sembra intenzionata a fare della produzione elettrica il suo cavallo di battaglia: l’obiettivo è quello di avere una versione totalmente elettrica o ibrida per ogni veicolo di sua produzione entro il 2024. E anche Volvo ha espresso un proposito molto simile, ovvero arrivare a produrre unicamente veicoli elettrici entro il 2030.

Per riassumere, se Tesla con la sua instabilità finora è forse stata una delle società più note tra gli investitori, sembrano esserci le premesse affinché il settore dei veicoli elettrici si dimostri in grado di generare rendimenti abbastanza stabili nel lungo termine.

Rimane però un altro aspetto importante da chiarire: premesse a parte, è pur vero che secondo molti analisti le aziende produttrici di veicoli elettrici quotate in borsa sono attualmente sopravvalutate, cioè il prezzo delle loro azioni è troppo elevato rispetto ai rendimenti attesi e quindi anche all’effettivo valore delle società. Questo non significa necessariamente che il loro potenziale di crescita sia in gran parte già esaurito. Come abbiamo visto, il loro settore di appartenenza sembra destinato a crescere esponenzialmente nel corso dei prossimi anni.

A parte questo, tieni presente che il processo produttivo dei veicoli elettrici include l’impiego di diverse tipologie di materiali e diversi processi di trasformazione. Ciò significa che sarebbe un peccato se ti limitassi a monitorare le aziende produttrici. Vi sono infatti anche altre industrie strettamente coinvolte nella produzione di veicoli elettrici che vale la pena di considerare.

Fondi di investimento auto elettriche

Sarà boom di veicoli elettrici? I principali settori da tenere in considerazione.

Vediamo dunque alcuni esempi di materiali e aziende la cui produzione è connessa a quella dei veicoli elettrici.

Vanno considerati innanzitutto i produttori di batterie al litio, chiaramente indispensabili al funzionamento dei veicoli elettrici. Tra i più noti, vale sicuramente la pena citare Panasonic, Samsung Sdi, LG Chem e la cinese Catl.

Da tenere d’occhio è anche l’industria dei semiconduttori, per non parlare dei materiali impiegati nella produzione di tutte le componenti delle auto elettriche. Tra questi, vi sono ad esempio il rame e il cobalto.

Uno dei vantaggi di orientare i propri investimenti verso questi produttori e materiali consiste nel fatto che, a differenza delle aziende di veicoli elettrici, non tendono a essere così sopravvalutati.

Veicoli elettrici: i fondi di investimento tematici

Se stai pensando di investire nell’industria dei veicoli elettrici diversificando al meglio il rischio, dovresti evitare di limitarti all’acquisto dei titoli di una o due società attive nel settore. D’altra parte, a meno che tu non voglia destinarvi un grande capitale, diversificare può rivelarsi una faccenda piuttosto complicata.

Per risolvere questo problema, puoi scegliere di orientarti su uno o più ETF tematici. Se segui il nostro blog regolarmente, sai già di cosa si tratta: gli ETF sono dei fondi di investimento le cui quote possono essere scambiate liberamente sul mercato. La loro composizione è costituita da titoli e altri prodotti finanziari e mira generalmente a replicare un indice di borsa o un altro benchmark di riferimento.

Come potrai immaginare, esistono anche ETF tematici che includono i titoli emessi dalle principali società produttrici di veicoli elettrici e delle loro componenti. A titolo puramente esemplificativo, citiamo l’iShares Electric Vehicles and Driving Technology e il Lyxor MSCI Future Mobility ESG Filtered.

Se ti interessa saperne di più sugli ETF, leggi anche i nostri articoli:

· ETF: cosa sono e come funzionano

· ETF fisici e sintetici: rischi e differenze

In questo post abbiamo parlato delle opportunità di investimento nel settore dei veicoli elettrici. Ti ricordiamo che i nostri articoli sono a scopo unicamente informativo e che non sostituiscono in alcun modo una consulenza professionale. Prima di prendere qualsiasi decisione di investimento, è sempre necessario svolgere una ricerca approfondita o rivolgersi a un professionista del settore.

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