Reagire da trader quando i mercati vanno male

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Reagire da trader quando i mercati vanno male
Investire

È quando i mercati vanno male che la mentalità del trader viene messa più duramente alla prova. Se stai seguendo l’andamento delle borse in questo periodo, molto probabilmente te ne sarai reso conto tu stesso, visto il trend ribassista che ci sta accompagnando ormai da diversi mesi.

Se finora siamo stati abituati a operare in un bull market, ecco che le strategie che abbiamo messo a punto nel tempo smettono di funzionare e noi smettiamo di ottenere risultati. Quasi inevitabilmente finiamo per scoraggiarci, soprattutto se, quando le cose andavano bene, riuscivamo a chiudere diverse operazioni in profitto. Ti suona familiare? Stai cominciando a dubitare delle tue capacità, a pensare che in fondo l’opportunità di guadagnare con il trading sia tutta un’illusione?

Nell’articolo di oggi, il settimo della nostra post series dedicata alla mentalità del trader e dell’investitore, approfondiremo questo aspetto e ti daremo alcuni consigli per cercare di affrontare al meglio i periodi di bear market.

Non farti sorprendere dai crolli dei mercati!

Come dovrebbe reagire un trader a un crollo prolungato dei mercati? Qual è la mentalità giusta per affrontare una situazione del genere? Sono queste le domande a cui cercheremo di dare una risposta nei prossimi paragrafi.

La prima cosa – che potrebbe sembrare scontata ma di fatto per molti non lo è – è che i mercati non possono crescere all’infinito, senza interruzioni. È normale che ci siano delle fasi di calo, in particolare quando si verificano eventi o condizioni particolari nel contesto economico e internazionale.

La seconda cosa che dobbiamo sempre tenere presente è che una strategia di trading può funzionare in presenza di determinate condizioni di mercato e non di altre. Molto dipende dal trend: quando il mercato è bullish funzioneranno certe strategie, mentre in presenza di un mercato bearish o che si trova in fase di lateralizzazione ne funzioneranno altre.

Tanto per farti un esempio, molte persone hanno realizzato grandi profitti nella fase di ripresa che ha seguito la prima ondata di Coronavirus. E indovina un po’? Alcune di queste hanno già perso tutto con gli interessi da quando il vento è cambiato. Hanno commesso l’errore di continuare con la stessa strategia, di investire sempre negli stessi titoli in un’ottica rialzista quando però la situazione sui mercati e nell’economia reale era ormai radicalmente cambiata.

A ogni mercato la sua strategia

 

Crollo del mercato azionario 2022
Per riuscire ad adottare la giusta mentalità in un bear market, dobbiamo innanzitutto capire che quello dei mercati non è un contesto statico. Proprio per questo va analizzato continuamente, con l’obiettivo di mettere a punto delle strategie che si adattino alle diverse condizioni che si possono venire a creare.

Almeno questo è ciò che fanno i trader più navigati: il loro scopo è inseguire il profitto, poco importa se in ottica bullish o bearish. Per farlo, mettono a punto delle strategie che possono risultare anche molto complesse, come ad esempio quelle che implicano la vendita allo scoperto e la negoziazione di strumenti derivati. Ovviamente, queste devono sempre accompagnarsi a una gestione del rischio che, in fase di bear market, diventa ancora più rigida e meticolosa.

Queste strategie hanno però la controindicazione di essere molto rischiose e per questo sono assolutamente inadatte a chi si sta affacciando al mondo del trading e anche a chi lo pratica da qualche tempo a livello amatoriale.

La strategia migliore per i trader alle prime armi

Cosa dovrebbe fare allora un trader che non ha ancora acquisito il bagaglio necessario per mettere a punto delle strategie tanto rischiose e complicate? Il nostro consiglio in questi casi è semplicemente quello di mettersi il cuore in pace e aspettare. In un bear market è oggettivamente meglio restare fuori dai giochi. In questo modo, si evita di accumulare perdite inutili e quasi scontate. Anche perché in un mercato ribassista tutto è più incerto e anche i falsi segnali tendono a essere molto più frequenti.

Insomma, il trucco è non esporsi senza per questo perdere la motivazione. I periodi di bear market possono in realtà rivelarsi molto utili, nel senso che costituiscono un’opportunità per studiare, ampliare il proprio bagaglio di competenze, rivedere le proprie strategie e metterne a punto di nuove.

Nel post di oggi abbiamo parlato della mentalità del trader in un contesto ribassista. Volendo sintetizzare al massimo, potremmo concludere dicendo che un trader non deve mai farsi trovare impreparato di fronte al mutamento delle condizioni di mercato. Deve esserne consapevole e accettarlo in quanto parte del “gioco”.

Ti sei perso i primi sei post della serie? Non preoccuparti, eccoli qui:

· Sei un aspirante trader? Comincia dalla mentalità!

· Investire a lungo termine: quando la volatilità fa paura.

· Trading: impara a gestire la volatilità!

· Trading e investimenti: come evitare la paralisi d’analisi

· Mentalità del trader: gestisci il flusso di informazioni

· Le mille e una scusa degli aspiranti trader: supera i blocchi mentali!

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