Il crowdfunding ha portato una vera e propria rivoluzione nel mercato immobiliare, spalancando le porte di questo settore anche ai piccoli investitori. Se finora – nell’ambito della nostra nuova post series dedicata all’immobiliare – abbiamo parlato di investimenti in senso tradizionale, oggi finalmente ci focalizzeremo su questo sistema innovativo di finanziamento.
Quando si parla di investire in questo settore, non è più infatti necessario limitarsi a pensare di acquistare un immobile per affittarlo o per ristrutturarlo e rivenderlo: esistono ormai altri modi per accedervi, più flessibili e aperti anche a chi non dispone di grandi capitali. E oggi entreremo nel vivo su questo punto parlando di crowdfunding immobiliare.
Vedremo come questo sistema di finanziamento porti grandi vantaggi sia per i piccoli investitori, che possono finalmente contribuire a finanziare operazioni immobiliari a partire da importi modesti, sia per i promotori immobiliari, che possono contare sul fatto di raccogliere i fondi necessari per le loro operazioni in tempi più brevi e rendere così più dinamica la loro operatività.
Nel post di oggi ci concentreremo sul crowdfunding come opportunità per i piccoli investitori, mentre la settimana prossima parleremo in modo più approfondito della possibilità di raccogliere capitali per il finanziamento di operazioni immobiliari.
I vantaggi del crowdfunding immobiliare per i piccoli investitori
Come funziona il crowdfunding immobiliare? In che modo riesce a coinvolgere anche i piccoli finanziatori? Vediamo di fare un po’ di chiarezza.
Il principio del crowdfunding immobiliare consiste nel raccogliere i fondi necessari a finanziare un’operazione rivolgendosi a un’ampia base di finanziatori attraverso delle specifiche piattaforme che operano online.
Ne consegue che, chiunque sia interessato al settore immobiliare, possa ormai concretizzare questo suo obiettivo senza per forza disporre di grandi capitali né occuparsi dell’operazione in prima persona. Portare a termine un progetto per conto proprio significherebbe infatti disporre di tutte le competenze necessarie per acquistare un immobile, ristrutturarlo e rivenderlo essendo in grado di stimare con precisione il margine di guadagno e i possibili imprevisti che potrebbero capitare. E questo è un altro aspetto di cui, grazie al crowdfunding, chi desidera entrare in questo settore muovendo piccoli passi, non deve più preoccuparsi. Le operazioni vengono infatti gestite da promotori esperti, mentre chi investe si limita a contribuire al finanziamento nella misura in cui può e vuole farlo.
In tutto questo, il grande vantaggio consiste nella possibilità di accedere a un settore da sempre caratterizzato da un ottimo rapporto rischio-rendimento e il cui andamento ha saputo dimostrarsi più stabile rispetto a quello di altri mercati.
Quali sono i rischi del crowdfunding immobiliare
Come qualsiasi tipo di investimento, anche il crowdfunding comporta dei rischi. Questi tendono però a essere più contenuti rispetto ad altri settori. Se guardiamo ad esempio ai mercati azionari, non c’è dubbio che siano caratterizzati da una ben più elevata volatilità. Gli immobili sono beni tangibili, che non spariscono nel nulla e non rischiano di deprezzarsi drasticamente da un momento all’altro.
Ciò premesso, esiste pur sempre il rischio di perdere una parte o persino tutto il capitale investito, sebbene si tratti di un’eventualità che si verifica più raramente che in altri settori. Il più delle volte, quando c’è un disguido questo è legato al fatto che la vendita dell’immobile impiega più tempo del previsto. In questo caso, i tempi di restituzione del capitale possono dilatarsi, ma generalmente senza comportare perdite per i finanziatori che hanno partecipato alla raccolta fondi.
Come funziona il crowdfunding immobiliare
Stai sviluppando un interesse nei confronti del crowdfunding immobiliare e cominci a pensare che possa fare al caso tuo? Allora è probabile che tu ti stia anche chiedendo come funzioni in concreto.
Se domani dovessi decidere di finanziare la tua prima operazione immobiliare, come dovresti procedere? Ecco gli step fondamentali che dovrai compiere:
1. Scegli la piattaforma di crowdfunding a cui fare riferimento considerando la sua reputazione e la sua affidabilità. In particolare, è importante che le operazioni proposte siano accuratamente selezionate e valutate in base ai criteri della redditività e della sostenibilità economica. Cerca quindi di reperire quante più informazioni possibili sul processo di selezione e considera anche la percentuale di operazioni che si sono concluse entro i tempi previsti sul totale di quelle proposte.
2. Una volta che avrai selezionato la tua piattaforma, iscriviti e fornisci tutti i dati richiesti per acquisire lo status di utente registrato.
3. Carica il tuo conto di finanziatore che avrai aperto sulla piattaforma.
4. Valuta le operazioni e scegli quelle che vuoi finanziare. In questo senso, il crowdfunding ha una marcia in più rispetto ai classici fondi immobiliari, perché ti consente di selezionare personalmente le singole operazioni. Le piattaforme serie e affidabili forniscono in genere tutte le informazioni di cui hai bisogno per decidere in modo consapevole: durata, rendimento, ubicazione, descrizione dell’immobile, del progetto di ristrutturazione e così via.
5. Stabilisci con quale importo partecipare a ogni singola operazione che avrai selezionato. Ripartire il tuo capitale su più di un progetto ti consentirà di diversificare e diluire il rischio.
Quanto si può guadagnare con il crowdfunding immobiliare
Nonostante il rischio sia più contenuto rispetto ad altre tipologie di investimenti, come ad esempio quelli che riguardano i mercati azionari, i rendimenti sono in genere molto interessanti.
In base ai dati riportati dal sito Crowdfundingbuzz.it, il rendimento medio annuo delle operazioni di crowdfunding immobiliare è del 10,5% (9% sulle piattaforme di lending e 12% sulle piattaforme di equity).
Quali sono le migliori piattaforme di crowdfunding immobiliare
Le piattaforme di crowdfunding immobiliare sono ormai molto diffuse anche in Italia. Stabilire quale sia la migliore in assoluto è difficile, in quanto molto dipende dalle esigenze e aspettative di ogni singolo finanziatore. Oltre all’affidabilità, il nostro consiglio è quello di decidere innanzitutto se vuoi orientarti sull’equity o sul lending crowdfunding.
Nell’equity i finanziatori diventano soci della società che promuove l’operazione, con l’ovvia conseguenza che parteciperanno agli utili e anche alle eventuali perdite. Nel lending, il finanziatore si limita invece a prestare il proprio denaro, senza vincolarsi a una società e avendo un’idea più precisa sul rendimento atteso dell’operazione.
Fatte queste premesse, una piattaforma che vale sicuramente la pena di menzionare è Rendimento Etico. Si tratta della prima piattaforma di lending crowdfunding in Italia per ammontare di fondi raccolti e si pone l’obiettivo di impedire che gli immobili pignorati finiscano all’asta rischiando così di venire enormemente svalutati. Rendimento Etico promuove operazioni che puntano a riqualificare gli immobili oggetto di pignoramento, azzerando al contempo il debito degli ex proprietari. Così finanziare operazioni immobiliari attraverso il crowdfunding diventa non solo un modo per far fruttare i propri risparmi ma anche per tendere una mano a chi si trova in difficoltà finanziarie.
Nel post di oggi abbiamo parlato di crowdfunding immobiliare e di come questo sistema di finanziamento abbia aperto le porte di questo mercato anche ai piccoli finanziatori. La prossima settimana resteremo sull’argomento, focalizzandoci però sui vantaggi per gli operatori immobiliari.
Ti sei perso i primi post della nostra serie dedicata agli investimenti immobiliari? Eccoli qui!
· Investire nell’immobiliare: comprare casa per affittarla
· Investire nell’immobiliare: comprare una casa per rivenderla
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