Il 29 ottobre 2021 la celebre società di Mark Zuckerberg ha cambiato nome: da Facebook a Meta. Una decisione che non è passata inosservata e che ha dato a tutti una chiara conferma riguardo alla visione del suo fondatore. Il Metaverso rappresenta il futuro per i social network, il web e, secondo alcuni, per l’intera società.
Va da sé che, nell’ambito della nostra post series dedicata ai settori più promettenti in cui operano le start-up innovative, non poteva mancare un articolo dedicato al Metaverso. E questo nonostante finora le opinioni riguardo al suo potenziale di sviluppo siano state a dir poco contrastanti.
Resta il fatto che, come riportato dal sito Economy Up, nel 2020 (prima ancora della decisione di Zuckerberg) il settore valeva 50 miliardi di dollari e si stima che il suo valore toccherà gli 800 miliardi entro il 2024. Pur essendo ancora presto per dire se il Metaverso sia davvero destinato a trasformare completamente le interazioni sociali, non si può negare che questo nuovo fenomeno stia quantomeno attirando l’interesse e la curiosità di molti.
Cos’è il Metaverso in parole semplici
Il Metaverso può essere definito come un mondo digitale che si pone l’obiettivo di offrire agli utenti un’esperienza che sia il più immersiva possibile. Tradotto in parole semplici, si tratta di un insieme di spazi virtuali che consentono di vivere esperienze molto realistiche. Gli utenti sono infatti liberi di muoversi, agire e interagire all’interno di questi spazi attraverso degli avatar personalizzabili.
Come funziona il Metaverso
Il Metaverso si basa prevalentemente sull’utilizzo della tecnologia blockchain – la stessa impiegata nell’ambito delle criptovalute – cosa che consente tra l’altro di comprare e vendere beni digitali con un’elevata garanzia di sicurezza. Già, perché nel Metaverso è anche possibile acquistare beni e servizi, inclusi terreni e immobili virtuali.
Ai mondi virtuali del Metaverso è possibile accedere tramite un visore VR, che va indossato per potersi immergere nella realtà virtuale.
Chi è il proprietario del Metaverso?
Questa è in effetti una delle domande che vengono poste più spesso da chi cerca di raccogliere informazioni su questa nuova realtà. La buona notizia è che non esiste un proprietario del Metaverso. Puoi concepirlo piuttosto come un’infrastruttura condivisa che permette agli utenti di creare spazi virtuali e condividerli con altri utenti.
In questo senso, il funzionamento è molto simile a quello del web. Non c’è un solo proprietario, ognuno può creare il proprio sito per condividere informazioni, idee, oppure promuovere prodotti e servizi.
Come sarà il Metaverso in futuro?
Se in molti sono pronti a scommettere che il Metaverso sia destinato a produrre un impatto significativo sulle nostre vite, altri sono convinti che finirà per rivelarsi un flop. Per come la vediamo noi, è ancora presto per dirlo. Per ora, ci limitiamo a osservare che esistono già diversi spazi virtuali a cui è possibile accedere tramite apposito visore. Al momento, il più conosciuto è senza ombra di dubbio Horizon Worlds, realizzato dalla stessa Meta e che permette agli utenti di accedere a un vero e proprio mondo virtuale, creare il proprio avatar con le caratteristiche desiderate e interagire con gli altri utenti partecipando a diverse attività sociali.
Se l’immersive gaming si presenta al momento come il settore in cui il Metaverso trova la gran parte delle sue applicazioni, in realtà il potenziale di quest’ultimo si estende ben oltre. Dagli spazi virtuali destinati alle relazioni di lavoro e all’apprendimento fino ai negozi virtuali, le opportunità per migliorare notevolmente le interazioni a distanza sono davvero molte. E in questo dobbiamo dire che anche le start-up italiane stanno facendo la loro parte. Nel prossimo paragrafo ci addentreremo nei progetti che alcune di loro stanno portando avanti nel Metaverso.
Le start-up italiane attive nel Metaverso: ecco chi sono
Premesso che le start-up italiane impegnate a creare opportunità nei mondi virtuali sono tante e non ci è possibile soffermarci su tutte, qui ne abbiamo selezionate alcune giusto per darti un’idea delle potenzialità legate a questo settore.
Hevolus Innovation: è una start-up pugliese la cui attività è focalizzata sulla creazione di spazi virtuali dedicati al lavoro, all’apprendimento e alla condivisione di idee e progetti. La loro piattaforma hVerse consente agli utenti di creare spazi personalizzati in modo semplice e intuitivo.
Coderblock: anche questa è una realtà italiana, peraltro recentemente balzata alle cronache per aver aperto la prima vendita di terreni virtuali nel suo Metaverso. Questo permette di accedere a un mondo virtuale dove è possibile interagire con gli altri utenti attraverso il proprio avatar, promuovere la propria attività e dare vita a nuove opportunità di business.
Versy: è una start-up italiana che lavora alla creazione di spazi privati per aziende, in particolare store virtuali. L’obiettivo è quello di creare per gli utenti un’esperienza molto simile a quella che si può vivere in un negozio fisico, ovunque si trovino.
Nel post di oggi ci siamo addentrati nel mondo del Metaverso: abbiamo visto di cosa si tratta, come funziona e accennato ad alcune delle sue potenzialità. La settimana prossima ci ritroveremo qui con un altro post dedicato a un nuovo settore innovativo!
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